Sarà possibile visitare fino al prossimo 7 gennaio la mostra Travaglio d’amore: tre artiste al lavoro per cambiare il mondo. Letizia Battaglia, Loredana Longo e Maria Marshall ospitata presso Palazzo della Corgna di Città della Pieve.
L’esposizione, curata da Adina Drinceanu, è organizzata e prodotta da E.R.A. Ecosostenibilità, Ricerca, Arte ed è stata realizzata grazie al generoso sostegno del Comune di Città della Pieve, della galleria FPAC – Francesco Pantaleone Arte Contemporanea, e dell’Archivio Letizia Battaglia. In mostra circa 30 opere, tra fotografie, film, installazioni e video che raccontano come le tre artiste abbiano affrontato il tema della potenza dell’amore e della sua mancanza come punto di partenza per una riflessione di rinascita e riscatto. Come spiega la curatrice: “la mostra si ispira al principio ‘partire da sé’, elaborato da Luisa Muraro e dalle teoriche femministe della comunità filosofica ‘Diotima’. Questo concetto si riferisce a un percorso di auto-riflessione che mira a trasformare gli individui in agenti attivi di cambiamento, sfidando le oppressioni e promuovendo la giustizia sociale tramite il dialogo e l’azione collettiva.”
Per ‘Travaglio d’Amore’ sono state selezionati 17 scatti scelti tra le fotografie più intime di Letizia Battaglia degli anni ’80 e ’90, audaci narrazioni fotogiornalistiche che hanno messo in luce alcuni aspetti oscuri della violenza legati a tematiche mafiose, opere in cui l’amore viene mostrato come forma di resistenza, catturando momenti di tenerezza, vulnerabilità, dolore e leggerezza.
Nella monumentale installazione ‘Capitonnè SkinWall’ (2020) di Loredana Longo, l’amore per il proprio corpo diventa un riflesso dei conflitti sociali e personali. L’artista inglese-svizzera Maria Marshall, attingendo alla sua esperienza di maternità e alla depressione post-partum, indaga i temi dell’innocenza e dell’identità attraverso immagini oniriche realizzate grazie ad alcune illusioni digitali. Nell’installazione video ‘I Can See the Wood for the Trees’ (Vedo il bosco nonostante gli alberi), l’artista evoca la forza della maternità come strumento di resistenza e denuncia contro la violenza della guerra e quella contro la natura.
Nel corso dell’esposizione, il 9 e 10 dicembre e il 16 e 17 dicembre sono previsti laboratori e visite guidate per bambini e ragazzi dedicati al tema della giustizia sociale. Negli stessi giorni sarà inoltre possibile seguire una visita guidata ai celebri affreschi L’Adorazione dei Magi di Pietro di Cristoforo Vannucci, noto come Pietro Perugino.